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FS acquisterà 1.000 nuovi treni?

07 Maggio 2007

Meglio se attrezzati per trasportare bici al seguito
La Fiab onlus - Federazione Italiana Amici della Bicicletta, plaude all'approvazione da parte del Governo del nuovo piano industriale di Trenitalia che, tra gli interventi di rilancio del trasporto ferroviario, prevede da qui al 2011, l'acquisto di 1.000 nuove vetture da adibire al trasporto pendolare.
Potenziare il trasporto ferroviario in ambito regionale oltre che andare incontro ad una domanda sempre più crescente di mobilità, contribuirà a offrire una valida alternativa all'uso individuale dell'automobile. "Si tratta di un'iniziativa che fa bene all'ambiente e al clima" ha dichiarato Romolo Solari responsabile per l'integrazione modale della Federazione. "Il clima ne beneficerebbe ulteriormente se poi questi nuovi treni fossero adibiti al trasporto bici al seguito del viaggiatore. E sì perché se il treno grazie alla sua elevata capacità di trasporto riduce notevolmente le quantità di CO² emesse in atmosfera, abbinato alla bici, mezzo ad emissioni zero, vede le sue potenzialità moltiplicate enormemente. L'ottima capacità di penetrazione del territorio della bicicletta consente infatti di rendere competitiva la ferrovia per raggiungere anche zone distanti dalle stazioni. Un valido contributo agli spostamenti quotidiani (casa-scuola/lavoro) o a quelli turistici.

Attualmente la bici può essere trasportata al seguito sull'85% dei treni del Trasporto Regionale. Ma dalla Fiab lamentano la mancanza di spazi per riporre le bici a bordo di questi treni. In effettispecialmente sui nuovi treni come Minuetto e Vivalto le soluzioni adottate da Trenitalia per le bici sono inefficaci e poco gradite dai ciclisti. "Noi l'abbiamo detto più volte ma non siamo stati ascoltati: sarebbero bastati dei semplici ganci per appendere le bici o delle cinghie retrattili per trattenerle contro le pareti. Loro invece si sono inventati delle soluzioni cervellotiche come le tagliole sul pavimento del Minuetto o portabici stile auto messi in verticale per il Vivalto. Il risultato è stato che su questi treni ci stanno meno bici di quelle che potrebbero starci. Siamo consci che come sta scritto sulla Carta dei Servizi di Trenitalia la bici sul treno si può mettere dove si vuole purché non intralci gli altri passeggeri. Tuttavia una sistemazione poco agevole disincentiva l'utenza".

Alla Fiab, forti anche del fatto che Carta dei servizi dei passeggeri ferroviari internazionali, approvata lo scorso 18 gennaio dal Parlamento Europeo, ha previsto l'obbligo per le compagnie ferroviarie europee di destinare appositi spazi anche per il trasporto delle biciclette al seguito su tutti i treni, chiedono che sulle nuove mille vetture previste ci siano adeguati spazi per trasportare le bici (almeno 20 bici per treno). "Così daremo un ulteriore contributo alla salvaguardia dell'ambiente", conclude Solari.


Lello Sforza
Ufficio Stampa FIAB onlus
(Federazione Italiana Amici della Bicicletta)

Ricordiamo inoltre una tesi di laurea su questo argomento: http://www.fiab-onlus.it/treno/tesi_treno_bici.htm

 

 

Eurodecisione a favore del trasporto della bici sui treni

15 Febbraio 2007

Occorre ora la conferma del Ministero dei Trasporti
Fiab e Aicc scrivono al Ministro Bianchi
Il Parlamento europeo lo scorso 18 gennaio, votando la "Carta dei diritti dei passeggeri internazionali", ha stabilito che tutti i treni devono essere provvisti di un'area specializzata dedicata al trasporto anche di biciclette, e che le compagnie ferroviarie sono obbligate ad eliminare qualsiasi ostacolo all'accesso delle biciclette nelle stazioni, ai binari e ai treni. Ma affinchè tale decisione valga anche in Italia, occorre un provvedimento di conferma da parte del Ministero dei Trasporti. Per questo motivo Fiab e Aicc hanno scritto al Ministro Bianchi, per chiedere di ratificare la decisione dell'Europarlamento.
Ecco il testo inviato al Ministro dei Trasporti dal Presidente Fiab, Luigi Riccardi e dal Coordinatore Aicc, Augusto Castagna:

"Egregio Signor Ministro,

come Lei sicuramente saprà, il Parlamento Europeo in data 18 gennaio 2007 ha votato di estendere le proposte relative agli obblighi e diritti dei passeggeri internazionali ai treni interni, argomentando che "i passeggeri dei treni ordinari non devono essere lasciati al freddo".

Le nuove regole includono tra l'altro che "tutti i treni devono essere provvisti di un'area specializzata dedicata al trasporto delle carrozzine per i bambini, biciclette e attrezzi sportivi"

Questo significa che ai ciclisti dovrà essere permesso il trasporto delle proprie biciclette in tutti i treni internazionali, inclusi quelli dell'alta velocità.

Questi treni così attrezzati vengono a costituire una importante "infrastruttura" , non solo per la pratica del turismo in bicicletta da parte di singoli e gruppi, ma anche per lo sviluppo economico delle aree interessate all'attività cicloturistica.

Ora la decisione del Parlamento Europeo, per divenire effettivamente operante, deve essere ratificata dai Ministri dei Trasporti dell'Unione Europea.

Le chiediamo dunque, signor Ministro, di decidere in tal senso.

La ringraziamo per l'attenzione e rimaniamo in attesa di un Suo cortese riscontro."

 

Lello Sforza
Ufficio Stampa FIAB onlus
 
 

Bici sui treni, Strarburgo dice sì

20 Gennaio 2007

La "Carta dei diritti dei passeggeri" tutela anche i ciclisti
Mentre il Gruppo Ferrovie dello Stato snobba il servizio bici+treno, nonostante le ventennali richieste avanzate dalle associazioni italiane degli utenti della bicicletta, una buona notizia arriva da Strasburgo. Anche il trasporto delle bici al seguito dovrà essere garantito ai passeggeri dalle società di trasporto ferroviario. 

Il Parlamento europeo ha infatti approvato la "Carta dei diritti dei passeggeri ferroviari" che stabilisce, tra l'altro, che tutti i treni dovranno prevedere, all'interno dei vagoni, speciali zone riservate a carrozzine e passeggini dei bambini, biciclette e attrezzature sportive. I gestori di treni e stazioni saranno obbligati, inoltre, a garantire l'accessibilita' alle stazioni, ai marciapiede e ai convogli, di passeggeri e bagagli eliminando ogni ostacolo alle operazioni di imbarco e sbarco.

"Questa è una grande notizia" - commenta Luigi Riccardi, presidente della Fiab. "Da anni inseguiamo le Ferrovie dello Stato ormai polverizzate in società diverse (Trenitalia, RTI, Grandi Stazioni, Centostazioni) indifferenti alle nostre richieste finalizzate a dare risposte concrete alle esigenze di mobilità combinata, quotidiana e turistica. La decisione europea, che comporterà notevoli benefici all'utenza pendolare e allo sviluppo del cicloturismo, consentirà alla Fiab di sollecitare risposte immediate alla vertenza in atto con il Gruppo FS. Sul tema coinvolgeremo immediatamente anche il Tavolo Nazionale per la Mobilità Sostenibile istituito dal Ministro dell'Ambiente e di cui la Fiab fa parte".

La decisione di estendere il diritto di accesso a stazioni e treni anche alle biciclette è il risultato di due emendamento presentati da alcuni eurodeputati - il tedesco Cramer, il socialista El Khadraoui e l'ausutriaco Rack - approvati lo scorso 18 dicembre dalla Commissione Trasporti di Strasburgo, con il voto favorevole anche  degli europarlamentari italiani Albertini e Battilocchio.


Lello Sforza
Ufficio Stampa FIAB onlus
 
 

Nuove norme tecniche sulle biciclette

24 Maggio 2006

Più sicuri sulle due ruote secondo normative europee
 

L'Uni ha pubblicato le prime quattro normative tecniche euopee riguardanti i requisiti di sicurezza e prestazione per la progettazione, l'assemblaggio e le prove delle biciclette.

Le norme:
UNI EN 14764 "Biciclette da città e da trekking - Requisiti di sicurezza e metodi di prova"
UNI EN 14765 "Biciclette da ragazzo - Requisiti di sicurezza e metodi di prova"
UNI EN 14766 "Mountain bike - Requisiti di sicurezza e metodi di prova"
UNI EN 14781 "Biciclette da corsa - Requisiti di sicurezza e metodi di prova"

Queste norme sostituiscono le vecchie norme tecniche nazionali riguardanti le biciclette. D'ora in poi tutti i paesi che aderiscono al CEN (Comitato Europeo di Normazione) hanno l'obbligo di recepire tali normative e dovranno essere obbligatorie da dicembre 2006 per le "Biciclette da città e da trekking" e da novembre 2006 per le altre categorie.
Le normative contengono i requisiti e i metodi di prova che convalidano le caratteristiche di sicurezza e di prestazione delle biciclette, assicurando dei limiti di sicurezza sotto dei quali non sarà più possibile andare.
Di prioritaria importanza è la marcatura del prodotto. Le biciclette corrispondenti alle suddette normative devono riprodurre in punti visibili e in modo indelebile il numero della norma di riferimento, il nome del produttore o del responsabile della distribuzione, il numero di matricola del telaio, la misura dei cerchi e dei pneumatici oltre alla pressione di gonfiamento e le caratteristiche del cerchio stesso.
E' previsto un periodo transitorio in cui potranno essere utilizzate le vecchie norme nazionali e le nuove norme europee che inizierà a giugno 2006 per le "Biciclette da città e da trekking" e maggio 2006 per le altre categorie.
Chiedete già da subito ai vostri fornitori la corrispondenza a queste nuove normative europee, questo strumento sarà utile per identificare, scegliere ed acquistare biciclette di qualità ma soprattutto sicure.

Per approfondire l'argomento andate sull'articolo nel sito Uni.
 
 

Albergabici

23 Maggio 2006

il portale dell'ospitalità per i ciclisti

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Negli ultimi 3 mesi sono state più di 100.000 le pagine che i cicloturisti e cicloescursionisti italiani e stranieri hanno visitato nel portale www.albergabici.it gestito dalla Federazione Italiana Amici della Bicicletta.

Albergabici è l'unico portale in Italia dedicato esclusivamente alla ricettività cicloturistica ed elenca ormai 1.200 strutture tra alberghi, agriturismo, bed & breakfast, campeggi e ostelli che offrono i servizi che i viaggiatori in bicicletta richiedono. Quali? Se è possibile pernottare anche solo per una notte, se le biciclette possono essere posteggiate in un posto coperto e sicuro, se è possibile trovare un meccanico nelle vicinanze o se la struttura possiede già uno spazio attrezzato per le riparazioni della bici, se nei dintorni ci sono piste ciclabili o percorsi per mountain bike, se la struttura ha a disposizione cartine e guide specialistiche per escursioni in bicicletta e molto altro.

Agli appassionati di economia del turismo in bicicletta, inoltre, il portale offre anche interessanti documenti sulle ricadute economico-occupazionali e sulle modalità per promuovere e sviluppare anche in Italia il turismo in bicicletta. Dopo essersi affermata in tutta Europa, questa forma di turismo sostenibile e responsabile sembra finalmente iniziare a trovare attenzione anche in Italia da parte di istituzioni e dal mondo variegato dell'industri turistico-alberghiera.

Per ulteriori informazioni non avete che da connettervi a albergabici.it o al sito della Federazione Italiana Amici della Bicicletta fiab-onlus.it
 
 

Nuova guida treno+bici

06 Maggio 2006

Una guida al trasporto delle bici al seguito sui treni
La guida è stata realizzata da Trenitalia e Federazione Italiana Amici della Bicicletta
"Sul sito FIAB è disponibile il file PDF della nuova guida "treno + bici", un valido strumento di informazione e consultazione per tutti coloro che volessero trovare norme, informazioni, consigli, istruzioni su come trasportare la bicicletta al seguito sui treni di Trenitalia" - fa sapere Romolo Solari Responsabile FIAB per l'integrazione modale.

In attesa che a tutte le associazioni aderenti alla Federazione Italiana Amici della Bicicletta arrivino le copie cartacee, la guida è consultabile nella sezione del sito http://www.fiab-onlus.it/treno/index.php e rappresenta anche un valido strumento da portare con se sul treno non solo per usufruire al meglio del servizio ma anche per difendersi dalle errate interpretazioni della norma a volte effettuate dallo stesso personale di Trenitalia.

Nella stessa pagina del sito Fiab dedicata a tale forma di intermodalità ancora sottovalutata in Italia e che invece potrebbe dare una grande mano a raggiungere più velocemente e concretamente gli obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica dei trasporti urbani e turistici come la stessa Commisione Europea raccomada agli stati membri, sono raccolte proposte, contributi, idee e progetti presentati per usufruire di un servizio migliore e più vicino agli standard europei. Non manca lo spazio per le proteste nell'apposito "forum" dedicato.
 
 

Finanzia la Fiab con il treno

06 Maggio 2006

Ecco un metodo facile e pratico per autofinanziare la Fiab

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FINANZIA LA FIAB.
QUANDO PRENDI IL TRENO, FAI REGISTRARE SUL TUO BIGLIETTO AL MOMENTO DELL'ACQUISTO IL COD. PIT "000641".

 

 

La Fiab aderisce all'accordo commerciale di Trenitalia "Corporate Travel 2006 - Programma In Treno" denominato PIT. Questo accordo permette alla Fiab di ricevere una percentuale in bonus al superamento di un importo prefissato.
Il bonus verrà impiegato dalla Fiab per ridurre i rimborsi spese ai suoi dirigenti in treno per fini istituzionali.
Non è molto, ma potete contribuire al raggiungimento del bonus ricordandovi di  far registrare il CODICE PIT 000641 (Attenzione: per intero, zeri compresi!), assegnato alla Fiab, su qualsiasi biglietto ferroviario acquistato nelle stazioni presso gli sportelli di vendita da personale Trenitalia o le biglietterie automatiche.  
Risulterà inabilitata la registrazione del codice PIT su biglietti acquistati in altra maniera (agenzia, internet, ecc) 
Per ricordarvi il codice PIT potete stampare l'immagine che trovate qui sotto e tenerla nel vostro portafogli. 
Ringraziamo fin d'ora tutti i Soci Fiab e i simpatizzanti che vorranno aderire a questo invito.
 
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Il centro storico rallenta - Sì al limite di 30 km orari

02 Dicembre 2007

VIABILITÀ. Il progetto porta la firma di “Tuttinbici” e interessa l’area monumentale all’interno della cinta muraria

Da "Il Giornale di Vicenza" di domenica 02 dicembre 2007, cronaca pag. 11

di Gian Marco Mancassola

Il centro storico tira il freno e rallenta la velocità. L'idea è griffata "Tuttinbici", l'associazione che si batte per promuovere l'uso della bicicletta quale mezzo di trasporto privilegiato per muoversi in città. Il sodalizio ha presentato al Comune un progetto per ridurre i limiti di velocità dai 50 chilometri all'ora attuali ai 30 chilometri orari. I nuovi limiti di velocità verrebbero applicati alla zona monumentale all'interno della cerchia muraria.
Lo scopo è molteplice: incrementare la sicurezza di pedoni e ciclisti da un lato, rendere più concorrenziale la

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PROSSIME INIZIATIVE

 

Faedo in notturna

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23 marzo 2018
 
Giornata FAI di primavera
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25 marzo 2018
 

A spasso con Tiepolo

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8 aprile 2018
 

I paesaggi di Van Gogh. Tutti i colori di Arles e della Camargue

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4-12 agosto 2018
 
 

SEGNALAZIONI

 

Sette chilometri di pista ciclabile collegheranno l’anello dei Colli alla Riviera Berica

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Ecco la vera sosta a pagamento. L’inattitivà fisica costa all’Europa 80 miliardi di euro

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La Regione Veneto istituisce il Tavolo per la Mobilità Ciclistica

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Chi fa cicloturismo non fa autoturismo

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10 anni di proposte inascoltate

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Ancora senza targa?

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La trovi in sede e nei Tuttinbici Point
 

Campionato europeo di furto bici. Roma tra le finaliste

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Sicurezza stradale e Mobilità dell’Utenza non motorizzata

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Chiediamo le strade a misura di bambino

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Ad Arezzo il cicloturismo incontra l’ospitalità rurale

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Le associazioni ambientaliste chiedono vagoni attrezzati per le bici

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Protocollo d'intesa RFI-FIAB. Stazioni più accessibili per la bici

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Il miglior sistema di bike sharing del mondo è in Cina?

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Olanda: nasce la prima pista ciclabile a pannelli solari incorporati

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In Europa ce l'abbiamo fatta!

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